Ottavio
Amilcare Bisignano
è nato e vive a
Cosenza. Studioso, Accademico, Filosofo, Esegeta Biblico, Storico,
Scrittore prolifico, Poeta sensibile; già Autore di Raccolte di
Liriche, quali: “Sprazzi di Luce”, “Giovinezza Incantata”,
Liriche e Pensieri; la Silloge “Un Semita e il Mondo”, liriche e
opere giovanili, “Meditazione sul Vangelo”, “Mussolini”,
tragedia in tre atti; la Dissertazione sull'Origine della Materia e
del Cosmo”, un'opera filosofico-scientifica, in cui il Nostro
dibatte di argomenti cosmogònici e cosmològici, teogònici e
teològici; per il Teatro ha scritto tre tragedie di tema biblico,
“Sansone e Dalila” - dramma in tre atti, “Giuditta e Oloferne”
- dramma in tre atti e “Mosè” - dramma in due atti; due volumi
sulla mitologia classica: “Miti e Leggende del popolo greco” e
“Culto degli dèi e degli eroi nel mondo greco e romano”; un
saggio filosofico-escatològico “Gioacchino da Fiore e la fine dei
tempi”; uno studio storico-etnogràfico sulla nascita dello Stato
albanese e lo sviluppo delle colonie albanesi in Italia “Il Volo
delle Aquile” - Storia dell'Albania e degli Albanesi in Italia. Per
la casa Editrice Cliodea di Atanasio Bisignano editore ha pubblicato
nell'anno 2006 per la collana “Poeti del Nuovo Millennio”,
diretta e curata dal prof. Giovanni Cimino, la raccolta di poesie “Se
tace la Musa svanisce l'Incanto” e nell'anno 2013, la Silloge “La
Via Mistica della Ricerca dell'Amore” a cura della prof.ssa
Mariarosaria Salerno; e per la collana “Studi e Ricerche”,
sezione Storia delle Religioni, un poderoso saggio, a contenuto
filosofico, esoterico e teologico, sulla nascita e lo sviluppo delle
antiche e millenarie tradizioni religiose, dalla protostoria sino
all'avvento del Cristianesimo, dal titolo: “Religioni e Dottrine
Misteriosofiche della Grecia e dell'antico Oriente”.
L'Autore,
inoltre, è Socio Corrispondente, Ordinario, Onorario di varie e
rinomate Istituzioni e Associazioni culturali e artistiche, nonché
Membro effettivo di prestigiose Accademie letterarie e scientifiche,
nazionali e internazionali. Molte sono le Attestazioni, le
Onorificenze e i Premi a lui attribuiti, in riconoscimento dei suoi
alti servigi resi alla cultura e alla società.
Le
sue Opere letterarie e scientifiche, per l'alto profilo intellettuale
e didattico, sono oggetto di studio e menzione presso tutte le
Università in Italia e all'estero. Moltissime sono le Biblioteche
degli Atenei internazionali, che citano, raccolgono e catalogano i
testi a carattere storico, filosofico e religioso, e che per questo
sono resi fruibili agli studenti e al corpo accademico. Tra queste
prestigiose istituzioni culturali d'oltreoceano, ricordiamo, anche,
la Biblioteca dell'Università di Cincinnati (UC – University of
Cincinnati USA) nello Stato americano dell'Ohio, fondata nel 1819,
uno dei centri di formazione di eccellenza culturale e di ricerca
internazionale.
Coperta del Libro con alette |
Prefazione
“I cieli narrano
la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.”
(Sal. 19). Il mondo vegetale partecipa all'evoluzione della vita
sulla terra, nutre l'uomo con le sue erbe e i suoi frutti, lo
guarisce con le innumerevoli sostanze curative, lo allieta con la
bellezza e l'allegria dei suoi colori. Il rapporto dell'uomo con le
piante si eleva ed assume una connotazione trascendente.
Fin dai primi
capitoli della Bibbia le piante, con la loro presenza, arricchiscono
i significati della Parola di Dio, ponendosi come partecipazione
della natura e come parabola per il cammino spirituale di ogni uomo.
È proprio di un'anima particolarmente delicata e mistica l'assumere
delle immagini di fiori, per paragonare sé stessa, in quell'agone
anelante alla più perfetta unione con l'Assoluto Creatore. È questo
ciò di cui è colmo questo libro. Risalta lampante un accostamento
con lo spiritualismo di Oscar Vladislas Milosz, nato in Lituania nel
1877 e morto a Parigi nel 1939. Autore di Poesia e Prosa, nella sua
celebre opera “Miguel Manara”, fa risaltare lo stretto rapporto
esistente tra creato e Creatore. Una pagina emblematica dell'opera di
Milosz, tratta da Miguel Manara, può inoltrarci nell'esperienza
mistica che fa da leitmotiv al seguente libro; un'esperienza
che in nuce esprime il legame esistente tra le creature e il
Creatore, e come le creature rimandino al Creatore. Ecco la Theologia
Gloriae: “Il creato narra la Tua Gloria, Signore!”.
Girolama:
Io amo molto i fiori, molto!
Don
Miguel: Voi amate i
fiori, Girolama? E non ne vedo mai tra i vostri capelli, né sulla
vostra persona.
Girolama:
È perché amo i fiori che non mi piacciono le fanciulle che ne fanno
ornamento, come di seta, di pizzo o di piume variopinte. Non metto
mai dei fiori tra i miei capelli. I fiori sono dei begli esseri
viventi che bisogna lasciar vivere e respirare l'aria del sole e
della luna. Non colgo mai i fiori. Si può benissimo amare, in questo
mondo in cui siamo, senza aver voglia di uccidere il proprio caro
amore, o di imprigionarlo tra i vetri.1
Ecco come sulla base
del Manara potremmo leggere l'intera opera “Poliantèa” con la
chiave di lettura del desiderio della creatura di vedere nel creato
la grandezza del comune Creatore. Quasi tutti i mistici, di tutti i
tempi e di tutti i luoghi, d'oriente e di occidente hanno trovato nel
simbolo del fiore l'ispirazione per esprimere meravigliosi
pensieri spirituali. Nella tradizione orientale, San Basilio è
paragonato ad un'ape che con il suo pungiglione dell'amore prende il
meglio da ogni fiore, e mediante i suoi scritti, accumula e
trasferisce nelle anime dei fedeli la dolcezza della pietà. Il
Simbolo del fiore nella Sacra Scrittura caratterizza principalmente
la condizione terrena dell'homo viator, dell'uomo in cammino
che non ha ancora raggiunto la Patria celeste. I mistici utilizzano
questo simbolo al modo della Sacra Scrittura, per indicare nello
stesso tempo la bellezza e la fragilità dell'essere umano in questa
vita e quindi si ricongiungono così ad uno dei significati della
parola “carne” nella Bibbia. Il simbolo del “fiore dei campi”
caratterizza l'estrema fragilità e la mortalità di “ogni carne”
messa a confronto con la stabilità eterna della “Parola di Dio”.
La grande novità
del Mistero di Gesù è precisamente che la Parola si è fatta carne,
è diventata fragile e mortale come il fiore del campo. Pensando al
fiore, è impossibile non portare la mente a Colui che è nostra
Primavera: Cristo. Egli, che con la sua morte ha distrutto la morte,
ha seguito la dinamica del chicco di grano. Dio, è diventato piccolo
come il chicco di grano, si è esinanito, ha abbassato sé stesso, ha
abbassato i cieli sulla terra (Kenosis). Come il grano, è
morto per portare nuovo frutto; dalla morte di uno solo, è nata la
Salvezza di tutti i mortali. Durante la Settimana Santa, negli
enkòmia (o Lamentazioni funebri) del Venerdì Santo, nel Rito
Bizantino si legge questa strofa, in cui sarebbe la Madre di Dio a
lamentare la morte del Figlio:
Ò glikì mu èar,
glikitatòn mu Tèknon, pu èdhi Su to kàllos? O mia dolce
primavera, dolcissimo Figlio mio, dove è tramontata la tua bellezza?
La
mistica utilizza questo simbolo biblico del fiore del campo
estendendolo a tutta l'umanità, ma soprattutto lo applica a Gesù
“nei giorni della sua carne”, cioè in tutti i misteri della sua
vita terrena contemplati come misteri dell'abbassamento, di
piccolezza e di povertà, essendo proprio dell'amore l'abbassarsi.
Dunque, il grande mistero che si ha intenzione di esprimere con il
simbolo del fiore è il mistero dell'amore che si abbassa, mistero
della piccolezza e dell'umiltà del Figlio di Dio nella sua
Incarnazione, nella sua Passione, nell'Eucaristia.
Papàs Angelo
Prestigiacomo
Vicario
Parrocchiale – Chiesa Greca
del
S.S. Salvatore di Cosenza
Studio
Introduttivo
Questa
raccolta di brani scelti, di scritti religiosi-spirituali e di
commenti devozionali, intitolata Poliantèa
(dal greco “Polyanthea”, molti fiori: raccolta di materiali vari,
collezioni enciclopediche di cultura classica greco-romana e di
Storia Sacra che ha avuto particolare fortuna tra i secc. XVI e XVIII
in lingua latina) del professore Ottavio A. Bisignano, nel rigore
della tradizione classica e letteraria, si sviluppa su tre parti
principali: la prima, dedicata a Santa Caterina de' Vigri, suora
clarissa, vissuta nel '400; la seconda, sull'Apocalisse di San
Giovanni apostolo; la terza, è una raccolta di liriche a sfondo
spirituale-devozionale.
Interessante e completamente innovativo il
percorso “mistico-iniziatico” dedicato a Santa Caterina de'
Vigri, che si sviluppa su tre giorni di cammino, durante i quali si
attraversano dodici giardini,
tutti con valenza simbolica. Nel primo
giorno si visitano il giardino dell'Issopo, simbolo di umiltà; il
giardino delle Rose di Contemplazione; i Fiori Marini di Purgazione;
quindi il Giglio di Rinnovamento. Nel secondo giorno di cammino, si
incontra il Giardino delle Viole di Asconsione; quindi i Garofani
della conoscenza del sé; i Girasoli d'Illuminazione; le Rose
vermiglie di Infiammazione. Nel terzo giorno, il percorso iniziatico
si svolge attraverso il giardino dell'Oliva di Unzione in
Misericordia; le Arance di Unitivo Amore; i Melograni di Supernale
Ansietà; nel dodicesimo giardino si affronta il percorso iniziatico
del Fiore e del Frutto, ossia la Sposa, e della virtù, cioè lo
Sposo. Questa prima parte, affrontabile da tutti sul piano della
poetica e della lirica, non lo è altrettanto sul piano dei percorsi
iniziatici, trattandosi di “cammini
simbolici”. Nella seconda parte del libro, viene trattata
l'Apocalisse di San Giovanni apostolo, che si apre con l'Inno alla
Santissima Trinità, seguito dal commento critico all'Apocalisse con
i dovuti raffronti, per esempio con Isaia.
Le visioni
delle simbolizzazioni profetiche vengono sviscerate con grande potere
critico dal prof. Bisignano e le riflessioni sono forti ed
importanti, suffragate non solo dalla critica personale, ma anche dal
confronto con articoli e scritti di altri illustri studiosi (vedi S.
Conti, Saggio sull'Apocalisse, Giornale dei Misteri n. 238, Agosto
1991); e con altre opere, tipo Storia di Sant'Eusebio, il Vecchio
Testamento, e con le altre religioni. I riferimenti esoterici sono
molto approfonditi, in particolare le simbologie geometriche, le
misure, i numeri e le pietre preziose. La trattazione di questa
robusta seconda parte termina con una nota integrativa ed
illustrativa molto espressiva sul piano ideologico, che racchiude una
visione personale del libro di San Giovanni, “come di rottura dal
Giudaismo ufficiale, che ha trasferito nel Cristianesimo
le tematiche essenziali dell'Antico Testamento”, evidenziando le
peculiarità apocalittiche ed escatologiche “di cui si serve Dio,
per parlare al cuore degli uomini di ogni tempo, per orientare e
guidarli verso una trasformazione e/o rigenerazione spirituale”.
Quindi un visione prospettica che Ottavio A. Bisignano, da scrittore
e profondo esegeta biblico, raffronta con le visioni oniriche, in
particolare in rapporto a Jung e alla psicanalisi.
Tutta l'opera è contraddistinta da un linguaggio schietto,
immediato, chiaro, che sa essere espressione di una interiorità
forte e di una cultura profonda e variegata, ma nel contempo riesce a
porgere a tutti, anche, i concetti filosofici-spirituali più
difficili e profondi, con una narrazione incalzante ed avvincente.
Chiude il
volume una raccolta lirica a sfondo spirituale su temi attinenti
l'opera: la Ribellione di Lucifero, le nuove Alleanze, il culto di
Maria, il Trionfo dell'Agnello Divino e Vittoria finale dei Figli
della Luce.
Le illustrazioni pittoriche presenti sono opera del
maestro Roberto Russo, Caposcuola e fondatore della corrente
artistica del “Fantasy Metropolitano”, che attualizzano un
volume già di per sé importante per contenuti e critica, con un
linguaggio artistico originale ed innovativo. Precisando, inoltre,
che la composizione delle tele del maestro Russo, che arricchiscono
il libro, con scene suggestive e drammatiche del filone
profetico-escatologico, risalgono agli anni '80 e '90, cioè
all'esordio della sua feconda attività artistica, quando il Prof.
Bisignano meditava e scriveva sugli argomenti citati, così come ci è
dato di conoscere cronologicamente, attraverso la data apposta nei
manoscritti, risalenti al medesimo periodo, quasi come se la trama
misteriosa di un unico progetto spirituale-creativo, collegasse, già
da allora, le produzioni artistico-letterarie dei due Autori, che
ancora non si conoscevano. Infatti, le opere del maestro Roberto
Russo, dal titolo Apocalisse, Il Vento, Guerrieri, Battaglia Romana,
Mistero Romano sono tra le più attualizzanti per la rappresentazione
di tematiche religiose antiche, nel senso di tradizionalmente
classiche, ma sempre molto attuali, e la scelta coraggiosa
dell'editore di assemblare due stili e periodi così diversi, ma
importanti e caratterizzanti, ha reso vincente l'opera sotto il
profilo dell'originalità.
Prof.ssa
Mariarosaria Salerno
Docente,
Scrittrice e Saggista
BIO
Il
Maestro Roberto Russo, nasce a Trebisacce, nel mese di Luglio del
1966, una ridente e assolata cittadina, posta sul litorale Jonico
Calabrese. Durante i primi anni della sua formazione artistica e
culturale, egli frequenta il Liceo Artistico “della città dei
Bruzi” e negli anni a seguire, a partire dal lontano 1988,
partecipa a numerose mostre collettive e personali, e a vari premi di
pittura estemporanea, che lo vedono protagonista di un'intensa
attività e scena artistico-pittorica, dapprima, nella città di
Crotone, successivamente, toccando, anche, alcuni paesi dell'Alto
Jonio Cosentino, tra questi ricordiamo una sua collettiva, tenutasi
proprio nella meravigliosa cornice del castello svevo di Rocca
Imperiale.
La
sua prima personale, dal titolo “Alla Ricerca del Sole” che
risale al 1989 presso lo scalo del comune di Rossano Calabro (CS), fu
presentata dal critico d'arte, nonché editore Settimio Ferrari. A
tal proposito, ecco cosa ebbe a dire: “La pittura di Roberto Russo
è diretta, immediata, aggressiva, senza fronzoli o particolari
cautele, realizza un'opera di dissacrazione verso quella società di
cui la storia stessa ha sconfessato dogmi sociali e politici che per
decenni hanno retto e guidato i suoi equilibri interni ed esterni, ma
che in realtà non riesce ancora, minimamente, a dare risposta
concreta alla globalizzazione e mondializzazione dei problemi
presenti a tutte le latitudini…”.
Successivamente,
della sua pittura, definita “Surreale-Metafisica” si occuparono:
Giuseppe Selvaggi, calabrese, critico d'arte, scrittore e giornalista
parlamentare per “il Tempo” e “il Messaggero”, che presentò
una sua personale presso il Centro Turistico Marina Di Sibari (CS) e
numerosi validi critici e giornalisti, tra gli altri Paolo Levi,
Fulvio Castellani, Atanasio Bisignano, Donatella Bisignano;
Mariarosaria Salerno, Rosanna Caputo, Silvio Rubens Vivone, Franco
Maurella, Emilio Panio, Paride De Paola, Tiziana Aceto, Vincenzo
Merante... .
In
seguito, negli anni che seguirono la sua piena maturità artistica
oltre che personale, l'Artista lascerà la Calabria e sposterà tutta
la sua produzione e carriera prima a Bologna, poi a Roma, dove quì,
avrà anche un suo approccio formativo con il mondo cinematografico
e scenografico.
Quest'ultima
esperienza lo segnerà profondamente, e lo porterà ad allargare
sempre più la sua creatività e fantasia, tanto da riportare nelle
sue tele, come si può notare, da un'attenta analisi critica e
introspettiva, i fasci di luce provenienti dai riflettori, che stanno
sospesi nei colori accesi e illuminano le sue figure, a tratti reali
a tratti surreali; elementi chiave di tutta la sua pittura.
Oltre
a ciò, nel corso degli anni, il Maestro ha conseguito numerosi
riconoscimenti e premi sia dal mondo artistico che accademico; tra
questi ne citiamo alcuni: “Premio d'Arte Giuseppe Verdi”
Accademia Italiana “Gli Etruschi”, Milano, 2001; “Premio
Quadriennale di Roma” - Nuovo Rinascimento Italiano - Lupa
Capitolina, 2013; ART MUSEUM “MOMA” (Museum of Modern Art) di New
York - Centro Diffusione Arte Palermo, 2010; “Premio Galarte”,
teatro comunale San Fili (CS), 2011; “Premio Galarte”,
Palacultura “Giovanni Paolo II”, Rende (CS), 2013; “Premio
internazionale della pace nell'Arte G.O.M.P.A.”, Monreale (PA),
2013.
L'Artista
è presente in numerose riviste e annuari d'arte contemporanea,
inoltre, nella sua lunga carriera artistica ha esposto in diversi
musei, gallerie, circoli artistici e culturali, presenti sul
territorio Italiano; tra questi riportiamo alcuni dei più
importanti: “Museo civico Morelli”, San Marco Argentano (CS);
“Cinema Citrigno” di Cosenza; “Museo del Presente”, Rende
(CS); “Galleria Marconipiù”, Rende (CS); “Museo Palazzo Arnone
Galleria Nazionale”, Cosenza; “Museo MACA”, Acri (CS); “Circolo
Artistico”, Bologna; “Caffè Ripetta”, Roma; “Caffè Latino”,
Roma; “Galleria ArteBo”, Bologna; Neromacchato Caffé (CS);
“Palaexpo”, Verona, 1ª
Edizione della Biennale della Creatività; ed altri.
Il
Maestro, inoltre, ha partecipato a varie attività di beneficenza ed
è stato membro della Giuria d'onore della 1ª
Ed. del Premio Letterario-Artistico Internazionale “La Rinascenza
della Calabria” 2013, svoltosi presso la Casa delle Culture, nel
centro storico di Cosenza. Ad oggi, l'Artista, che è stato definito
come il Caposcuola di una nuova corrente artistica: “Il Fantasy
Metropolitano” ha ricevuto, altresì, numerosi premi e consensi nel
panorama artistico, e ci ha omaggiato di alcune opere, che
appartengono al suo primo periodo di produzione 1988-1989, ed alcune
risalenti al periodo più recente, dipinti colorati che
impreziosiscono questo libro.
Prof.ssa
Donatella Bisignano
Caratteristiche Editoriali e di Stampa:
- Formato 15x21
- Copertina a colori con alette e plastificazione lucida
- Pagg. n.198 colore avorio
- Foto a colori e B/N
- Illustrazioni a colori del Maestro Roberto Russo, il caposcuola della corrente pittorico-artistica del "Fantasy Metropolitano"
- Collana di Poesia "Poeti del Nuovo Millennio" diretta e curata dalla prof.ssa Mariarosaria Salerno
- ISBN 9788890339585
- Autore - Ottavio A. Bisignano
- Prezzo di Copertina: 24,00€ Euro
- Editrice CLIODEA - copyright 2014
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