domenica 25 febbraio 2024

La Casa Editrice CLIODEA torna alle stampe con il nuovo Libro dello studioso ed esoterista Gaetano Barbella

 

Comunicato Stampa


La Casa Editrice CLIODEA torna alle stampe con

il nuovo Libro dello studioso ed esoterista Gaetano Barbella


L'Agenzia Editoriale CLIODEA di Atanasio Bisignano Editore, torna nelle librerie con il nuovo Saggio dello studioso e ricercatore indipendente Gaetano Barbella, dal titolo: “Il Tesoro di Alarico” La spada nella Roccia, dedicato alla figura di “intellettuale”, dello scrittore, filosofo e poeta calabrese, Ottavio Amilcare Bisignano.


Dopo il grande successo di pubblico e di critica dell'ebook, dal Titolo: “I Due Leoni Cibernetici” l'Alfa e l'Omega di una Matematica ignota, pi greco e la Sezione Aurea - edito dalla Macro Edizioni, nell'anno 2008 - il ricercatore indipendente, Gaetano Barbella, geniale studioso delle Scienze matematiche e geometriche, fine e dotto cultore di Storia dell'Arte e di Egittologia, nonché appassionato indagatore dell'insolito e del mistero, torna alla ribalta della scena culturale e letteraria, con un nuovo Saggio dal titolo: “Il Tesoro di Alarico” La Spada nella Roccia, per i tipi di CLIODEA Edizioni. L'Opera libraria di Gaetano Barbella, è dedicata al poeta e filosofo Ottavio Amilcare Bisignano, accademico, noto e prolifico autore di numerose pubblicazioni, a contenuto storico, filosofico e di esegesi biblica, a cui l'Autore del Libro è legato da profonda amicizia e reciproca ammirazione.


Nel suo Saggio, l'Autore indaga con il piglio investigativo del “ricercatore-iniziato”, le cause naturali proprie e gli effetti “preternaturali”, la ciclicità del loro verificarsi nella dimensione umana, per tentare di spiegare l'origine degli ultimi avvenimenti storici e sociali, alla luce degli eventi terreni, anche quelli più dolorosi e drammatici, che sono filtrati e analizzati, attraverso lo studio e l'interpretazione dei “simboli arcani” e dei segni nascosti, nei testi biblici, nella pittura, nell'architettura e nell'archeologia.


Gaetano Barbella, allora, in questa matrice narrativa e speculativa, tesse i fili ideali di un linguaggio anagògico, a tratti ermetico, facendo ricorso alle immagini allegoriche, alle visioni mistiche e spirituali, e conduce il lettore lungo un percorso cognitivo, immaginario e “metafisico”, dove i gradi della realtà immanente, si realizzano nella sfera del “sensibile”, per assurgere ad una nuova condizione di evoluzione e comprensione, nel mondo dell'”intelligibile” e del “soprannaturale”.


Per la realizzazione della copertina del Libro, l'Autore, ha usato la raffigurazione grafica, di un'Opera pittorica, del M° Roberto Russo, dal Titolo “Lo Stivale”, che è famoso nel panorama artistico internazionale, come il “Caposcuola del Fantasy Metropolitano”.


Per informazioni editoriali e prenotazioni librarie:


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La Responsabile di Redazione

prof.ssa Donatella Bisignano.

 



 


lunedì 6 marzo 2023

Nota Stampa Edizioni Cliodea: Dossier sul Fenomeno Droga - Analisi e Ipotesi a cura di Romeo Franco Tenuta (Sottotenente OF-1, Ris) - Reparti Speciali “Arma dei Carabinieri”

Dossier sul Fenomeno Droga - Analisi e Ipotesi a cura di Romeo Franco Tenuta (Sottotenente OF-1, Ris) - Reparti Speciali “Arma dei Carabinieri”, alla luce delle normative vigenti e in relazione con la giurisprudenza europea.


L'Autore prosegue il suo prezioso lavoro verso l’Istituzione, proponendo un’interessante ed approfondito studio - tecnico giuridico - attraverso un attento elaborato, nel quale ha voluto esprimere e fornire competenti considerazioni, al fine di richiamare e spronare l’attenzione di tutti gli Organi preposti dello Stato sul delicato e crescente fenomeno droga, per sollecitare e contrastare con più efficacia il consumo, lo spaccio ed il traffico degli stupefacenti nella loro diversa e complessa specificità.

L’analisi è concentrata soprattutto sull’incremento del consumo e spaccio che ormai ha raggiunto livelli allarmanti in quasi tutte le città italiane, soprattutto nel mondo degli adolescenti che fanno uso specialmente delle droghe leggere (spinelli ecc..), dopodiché molti di questi purtroppo compiono il salto di qualità con l’assunzione delle sostanze più pericolose, anche con il policonsumo di più stupefacenti.

Per comprendere meglio l’argomento si riporta un breve elenco delle sostanze più diffuse secondo l’Osservatorio Europeo sulle droghe e sulle tossicodipendenze (OEDT):

ALLUCINOGENI

AMFETAMINA

BARBITURICI

BENZODIAZEPINE

CANNABINOIDI SINTETICI

CANNABIS

CATINONI SINTETICI

COCAINA

EROINA

FENTANYL

KHAT

LSD MDMA

METAMFETAMINA disamina

La disamina riguarda particolarmente i seguenti temi:

  • la depenalizzazione del consumo per uso personale deliberata nel 2006, prevede una violazione di illecito amministrativo non penalmente rilevante e non sanzionabile con strumenti rieducativi o repressivi di rango penalistico, meglio nota come la modica quantità, in cui vengono stabiliti i parametri sul principio attivo di ogni sostanza, attraverso delle tabelle che stabiliscono il limite massimo di: 250 milligrammi di principio attivo per l’eroina (che corrispondono a circa 1,7 grammi di sostanza lorda e a 10 dosi); 750 milligrammi di principio attivo per la cocaina, cioè 1,6 grammi lordi e 5 dosi; 500 milligrammi di principio attivo di cannabis, che corrispondono a 5 grammi lordi e a 15-20 spinelli. Tra le altre sostanze più diffuse anche, MDMA - l’ecstasy - con 750 milligrammi di principio attivo (5 compresse), l’anfetamina con 500 milligrammi di principio attivo (5 compresse) e Lsd con 0,150 milligrammi di principio attivo, cioè 3 “francobolli”);

  • la commercializzazione della cannabis sativa Light, di foglie, infiorescenze, oli e resina prodotta dalla canapa e ottenuta dai semi di marijuana, cosiddetta cannabidiolo (CBD), che si differenzia dalla classica cannabis (THC). La vendita della canapa è iniziata dopo il 2016, ovvero quando l’Italia ha emanato la Legge nr. 242, recependo la Direttiva 2002/53/CE, che riconosceva una determinata qualità di semi di canapa light come pianta agricola, per cui l’autorizzava alla coltivazione e produzione agroindustriale, anche per uso alimenti. Pertanto venivano avviate diverse attività di commercio (cannabis shop) al minuto della canapa light su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della norma che deve prevedere i valori di THC (tetraidrocannabinolo) compresi tra lo 0,2% e non superiore lo 06%. Si parla di percentuali che non sempre è facile rispettare, per cui sono state emesse alcune sentenze dalla Corte di Cassazione che non sempre trovano convergenze nell’attribuire la legalità della vendita al dettaglio, poiché la Legge 242 non stabilisce in modo chiaro se i valori dei principi attivi, compresi nei paramenti sopra indicati, escludono il contenuto del THC come sostanza stupefacente indicata nelle tabelle del TU. Inoltre, l’ultima decisione della Corte del 2019, ha espresso che non è rilevante la percentuale di THC presente nei prodotti commercializzati, al fine di renderne lecita la commercializzazione stessa, ma occorre valutare caso per caso se il singolo prodotto possa avere, o meno, un’efficacia drogante.

Inoltre, dato che la legislazione italiana non prevede alcun riferimento specifico sulla commercializzazione della canapa light, bensì si limita a regolamentare l’attività della sola coltivazione, ad ottobre 2020 è intervenuto il Ministero della Salute, per fare chiarezza sulla concentrazione di THC (tetraidrocannabinolo) e del CBD (cannabidiolo), con un decreto il quale ha incluso le “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis” nella tabella dei “farmaci a base di sostanze attive stupefacenti”.

In realtà, l’efficacia di questo decreto è stato sospeso dallo stesso Ministero alla fine di ottobre del 2020, proponendo delle Commissioni consultive ad esprimersi, per una valutazione complessiva e sull’aggiornamento delle tabelle degli stupefacenti.

Mentre a novembre del 2020, è intervenuta sull’argomento anche la Corte di Giustizia Europea, nella causa C-663/18, stabilendo che il CBD, sulla base dei dati scientifici disponibili, non risulta avere effetti né psicotropi né nocivi per la salute umana, per cui il suo principio attivo non può essere considerato sostanza stupefacente, quindi la sua commercializzazione non può essere limitata all’interno del territorio europeo.

Si comprende chiaramente che sul tema in questione esiste una grande difficoltà e confusione sull’interpretazione delle norme, per cui si attende al più presto un chiarimento dal nostro legislatore, altrimenti vengono vanificati gli sforzi delle FF.PP. che si impegnano quotidianamente sul controllo del fenomeno su tutto il territorio nazionale;

  • attraverso i dati statistici del 2019 forniti dalla DCSA (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) nella relazione annuale presentata al Parlamento, si ricava che i sequestri di droga hanno avuto una flessione rispetto all’anno precedente, ossia dalle 123 tonnellate di stupefacenti rinvenuti, si è scesi a poco meno di 55, con un calcolo percentuale di oltre la metà (-55, 66 %). I decrementi riguardano quasi tutte le sostanze, con eccezione della cocaina e delle droghe sintetiche. Spiccano, in particolare, gli scostamenti negativi riferibili ai derivati della cannabis, tanto per quanto riguarda l’hashish (-73,25%), che per la marijuana (-39,83%) e la presentazione in piante (-57%).

Le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria in Italia sono diminuite del 2,93%, passando da 35.969 del 2018 a 34.914 del 2019. La sostanza stupefacente interessata dal più alto numero di denunce è stata la cocaina (13.697), seguita dalla marijuana (7.455), dall’hashish (6.967) e dall'eroina (3.384). Tra i 1.281 minori denunciati per i reati concernenti gli stupefacenti, 305 (23,81%) sono di nazionalità straniera, in particolare senegalese, tunisina, romena, marocchina, albanese, gabonese ed egiziana. Le droghe sintetiche hanno avuto un incremento del 95,62%.

Dai dati trimestrali a livello provinciale, forniti dalla DCSA (gennaio-marzo) relativi al 2021, risulta che la città di Milano è quella in cui sono state effettuate più operazioni antidroga (711), con 481 arrestati, 180 denunciate in stato di libertà, di cui 309 di origine straniera, 22 minori, con il sequestro di droghe complessive 323,16 kg.

Mentre a livello nazionale, sempre dai primi dati trimestrali del 2021, risulta che: le operazioni antidroga sono state 5.715;

mentre sono stati sequestrati:

- 102,54 kg di eroina;

- 4.223,90 kg di cocaina;

- 3.435,71 kg. di hashish;

- 5.036,20 kg di marijuana;

- droghe sintetiche 8,22 kg.;

- altre droghe 1.320,05 kg.;

- persone arrestate 5.470;

- persone denunciate all’A.G. 2.478;

- stranieri 2.459;

- minori 224.

Da un sondaggio svolto nel mese di giugno 2019 da SWG si apprende che il 53% degli italiani pensa che il consumo di droghe sia in leggero aumento (18%) o in forte aumento (35%), mentre il 69% si dice “abbastanza d’accordo” (26%) o molto d’accordo (43%) sul raddoppio delle pene per chi spaccia.

  • Molte città italiane, soprattutto quelle metropolitane, sono colpite da un crescente degrado dei quartieri, particolarmente quelli periferici, nonché dei parchi, dei giardini e delle piazze, in quanto ormai sono occupati dagli spacciatori di droga, specialmente dai tanti stranieri irregolari che continuano ad aumentare ogni giorno a dismisura, estromettendo le persone e le famiglie con bambini dai luoghi in cui vivono. Tutto ciò non fa altro che produrre anche una forte svalutazione immobiliare del patrimonio abitativo, poiché molti individui non riescono a vendere la propria casa per allontanarsi e raggiungere posti più tranquilli, dato che ormai il loro ambiente è compromesso dalla sicurezza sociale a causa della droga e quant’altro legato al contesto criminale.

  • E’ opportuno rilevare che ogni anno lo Stato attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri stanzia fondi consistenti per il fenomeno droga, basti pensare che per il triennio 2021-2023 sono stati stanziati per il Fondo delle politiche antidroga 4,5 milioni di euro, mentre per la prevenzione e tossicodipendenza sono stati assegnati 3 milioni di euro per il 2021. Parte di questi fondi sono destinati anche al Ministero della Pubblica Istruzione che promuove e coordina le attività di educazione alla salute e di informazione sui danni derivanti dall'alcoolismo, dal tabagismo, dall'uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope, nonché dalle patologie correlate.

  • Il documento si conclude con la riflessione su alcuni temi che necessitano sicuramente di un azione più incisiva da parte dello Stato, per intervenire sui seguenti argomenti:

  • legiferare norme chiare ed adeguate alla gravità attuale del problema;

  • predisporre controlli serrati su quei territori maggiormente coinvolti dal tema droga;

  • sollecitare la forma educativa a tutti i livelli a non drogarsi;

  • rivedere la dose media giornaliera per uso personale, in quanto molti consumatori spesso si trasformano in spacciatori;

  • colmare il vuoto normativo per quanto concerne la commercializzazione della canapa light;

  • come per tutti i reati, assicurare la certezza della pena, con provvedimenti restrittivi proporzionati e rieducativi;

  • obbligare il tossicodipendente a curarsi in strutture strettamente controllate dallo Stato;

  • implementare gli strumenti tecnici digitali per contrastare il fenomeno di traffico e spaccio, maggiormente nei luoghi strategici;

  • ottimizzare le risorse economiche per disincentivare il consumo, le tossicodipendenze, la rieducazione e la formazione alla salute, come già previsto dal Testo Unico sugli stupefacenti.

Con questo documento si vuole richiamare maggiore attenzione al fenomeno anche perché in questi ultimi tempi purtroppo si stanno moltiplicando i casi di cronaca su fatti gravi di violenza e stupro su giovani donne nei confronti delle quali viene fatto uso sfrontato di stupefacenti.


Nota Stampa Edizioni Cliodea: Dossier sulla Sicurezza Sanitaria e Diritto alla Salute - Studio e Analisi a cura di Romeo Franco Tenuta (Sottotenente OF-1, Ris) - Reparti Speciali “Arma dei Carabinieri”

Dossier sulla Sicurezza Sanitaria e Diritto alla Salute, riguardante un profilo di studio ed analisi a cura di Romeo Franco Tenuta (Sottotenente OF-1, Ris), appartenente ai Reparti Speciali dell'“Arma dei Carabinieri”, in occasione dell'evento pandemico, riferito all'11 Marzo del 2020, giorno in cui l'OMS - l'Organizzazione mondiale della Sanità - a causa dell'aggravarsi della situazione sanitaria globale, definì poi come infezione da COVID-19.

Questo momento storico di pandemia da virus Covid 19, ha indotto l’autore a realizzare un complesso lavoro sulla sicurezza sanitaria e diritto alla salute, ponendo l’attenzione su diverse discipline di questo importante tema che sicuramente necessita di grandi interventi economici e partecipazione globale, onde poter raggiungere quei livelli essenziali di assistenza e cura che ogni persona ha il diritto di ricevere nel corso della sua vita.

In questa nota stampa viene riportata una sintesi significativa sulla lunga attività svolta nell’ambito dell’immenso campo sanitario.

Il compendio mette a disposizione del lettore un insieme di contenuti tecnici scientifici e giuridici che abbracciano il mondo sanitario ed il diritto alla cura, anche con il richiamo delle norme che regolano questo importante argomento.

Partendo dai principi universali approvati nel 1946 ed in vigore dal 1948 dalla costituzione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel cui preambolo viene stabilito che bisogna ottenere:il raggiungimento in materia di sanità pubblica, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute", definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “mera assenza di malattie o infermità”.

I suddetti capisaldi vengono affermati nel nostro ordinamento con l’art. 32 della Costituzione, il quale prevede il  diritto primario fondamentale, individuale, inviolabile ed assoluto, ossia un bene di rilevanza collettiva”. La norma chiarisce il diritto all’integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura, sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre. Tuttavia, da esso non deriva il diritto a cure gratuite per tutti, essendo garantite solo per gli indigenti. Il diritto implica in senso negativo l'assenza di malattia, in senso positivo lo stato di completo benessere fisico e mentale.

Dopo l’ultima modifica costituzionale del 2022 rientrano nella fattispecie anche gli articoli 9 e 41, rispettivamente nel primo viene inserito il terzo comma tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”, mentre nel secondo (art. 41) il comma due stabilisce che “non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

La previsione della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema era già stata introdotta nel secondo comma dell’art. 117 con la riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001, tra le materie riservate alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.

Anche il primo comma dell’art. 191 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea del 2012 (TFUE), dispone che la politica dell'Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:

  • salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente;

  • protezione della salute umana;

  • utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;

  • promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.

Per agevolare la comprensione sulla vastità dell’argomento nella sua visione globale, è stata realizzata una disamina della tematica sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), richiamando le fonti delle Convenzioni e Trattati internazionali che contengono articoli o clausole universali relative alla sicurezza e diritto alla salute, quali: l’Organizzazione Mondiale della Sanità; la Convenzione di Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali; il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali, Culturali e Politici; il Regolamento Sanitario Internazionale; la Convenzione Americana sui Diritti Umani (patto di San José di Costarica); la Carta sociale Europea; la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE e Protocolli vari; la Carta Europea dei Diritti del Malato.

In tutte queste fonti troviamo cenni storici, disposizioni e richiami sulla sicurezza sanitaria e diritto alla salute che rappresentano i fondamenti universali in tema sanitario.

Percorrendo in breve le tappe sin dall’unità d’Italia dal 1863, la tutela della salute era affidata al Ministero degli interni. Nel 1907 nasce il Testo Unico sulle leggi sanitarie. Nel 1958 nasce il Ministero della Salute con il quale vengono istituiti a livello territoriale:

- gli uffici del medico e del veterinario provinciale, coordinati dal Prefetto;

- gli uffici sanitari dei Comuni e dei consorzi;

- gli uffici sanitari speciali (di confine, porto e aeroporto).

Nel 1968 viene esteso il diritto all’assistenza ospedaliera a tutti i cittadini, italiani e stranieri. L’effetto fu quello di organizzare gli Enti ospedalieri per uniformare e rendere più razionale la rete sanitaria: tutte le strutture furono sottoposte agli stessi obblighi e controlli e gli Ospedali furono classificati in Zonali, Provinciali e Regionali. Nel 1978 fu istituito il SSN e riordinato nel 1990. Con il successivo riordino del 1999 è stato rafforzato il potere delle Regioni che introdussero l’aziendalizzazione, in modo da garantire a tutti i cittadini i livelli uniformi ed essenziali di assistenza (LEA) e le prestazioni appropriate. Nel 2001 viene riformato il Titolo V della Costituzione (vds art. 117) e quindi vengono delineate le competente sta Stato e Regioni. Lo Stato ha competenza esclusiva per la profilassi internazionale, determina i “livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale” (LEP) e i principi fondamentali nelle materie di competenza concorrente. Mentre le Regioni assicurano i servizi di assistenza sanitaria e ospedaliera. Da questo momento il Ministero della Sanità prende il nome di Ministero della Salute, il quale si compone del Consiglio Superiore della Sanità, del Segretariato Generale con le varie direzioni di competenza settoriale, nonché degli uffici periferici, degli Organi collegiali, dei Comitati tecnici con l’unità di crisi permanente.

Nel 1980 nasce il Tribunale per il diritto del malato su iniziativa dall’Associazione di Cittadinanzattiva che non è un vero e proprio Tribunale, ma un Organo che ha lo scopo di tutelare e promuovere i diritti del malato in campo sanitario ed assistenziale per evitare delle discriminazioni. Con l’avvio di questa Associazione nel 2002 nasce la Carta Europea per i diritti del malato, la quale stabilisce 14 diritti fondamentali del paziente.

 

La sicurezza delle cure

Nel 2017 con la legge 24 del Ministero della Salute viene istituita la sicurezza e i criteri per le cure sulla persona assistita, nonché la responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, fissando i principi per la gestione del rischio clinico in sanità (clinical risk management), che caratterizzano l’insieme di varie azioni messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza dei pazienti. La Legge 24 ha istituito l’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità (presso l’AGENAS -Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali-) con il compito di coordinare e favorire l’implementazione dei programmi e il raccordo tra le Regioni e i diversi attori nazionali coinvolti (oltre al Ministero, ISS, AIFA, AGENAS stessa, Regioni, Università, Ordini professionali, Società scientifiche, Associazioni di cittadini, ecc.). La Legge 24, ha inoltre, riorganizzato il Sistema nazionale delle linee guida per il quale il Ministero ha curato l’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie in attuazione dell’art.5. L'elenco sarà aggiornato ogni due anni. Nel 2017 vengono aggiornati anche i LEA.

In sintesi, la Legge 24, in particolare l’art. 1, prevede “la sicurezza delle cure in sanità”:

1) la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività;

2) la sicurezza delle cure si realizza anche mediante l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie e l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative;

3) alle attività di prevenzione del rischio messe in atto dalle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, è tenuto a concorrere tutto il personale, compresi i liberi professionisti che vi operano in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Questo articolo richiama i principi della Raccomandazione 2009/C 151/01 del 9 giugno del 2009, del Consiglio d’Europa, aggiornata il 16/12/2014 (2014/C 438/05), che segue i lavori dell’OMS in materia di sicurezza sanitaria, ovvero tutto ciò che riguarda la sicurezza dei pazienti, compresi la prevenzione ed il controllo delle infezioni e resistenza agli antimicrobici associate all’assistenza sanitaria.

 

Dati statistici al 2019 delle strutture sanitarie in Italia ricavati dall’Annuario del Servizio Sanitario Nazionale del Ministero della Salute

Al 2019 erano presenti 992 strutture ospedaliere tra pubblici (515) e privati (477) per un totale di 210.664 posti letto. Nell’arco di dieci anni, a partire dal 2010 il numero degli ospedali è sceso di ben 173 unità tra il 2010 e il 2019, tra pubblico e privato, sono stati tagliati 43.471 posti letto tra degenze ordinarie, day hospital e day surgery. Partendo dal confronto dei dati in dieci anni, i medici di famiglia nel 2010 erano 45.878 circa, mentre nel 2019 sono diventati 42.428 (-3.450). Nello specifico, si registra un passivo di 5.132 medici, 7.374 infermieri, 3.450 medici di famiglia, 592 medici di continuità assistenziale e 310 pediatri.

In diminuzione anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) dai 12.104 che erano nel 2010 sono diventati 11.512 circa nel 2019 (-592). Anche i pediatri nel 2010 erano 7.718 e sono diminuiti di 7.408 nel 2019, perdendo 310 unità.

In sintesi da uno studio condotto dai medici della Federazione CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) e FESMED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) tra il 2010 ed il 2020 sono stati tagliati circa 111 ospedali pubblici e 113 strutture di PS, nonché 37 mila posti letto e 29 mila sanitari.

 

Il Pronto Soccorso

I punti dolenti della sanità italiana sono soprattutto i Pronto Soccorso, poiché versano in grave difficoltà e sofferenza per la carenza di personale specializzato in medicina di emergenza e urgenza, non di meno di reparti sufficienti e moderni, in particolare per quanto riguarda la disponibilità dei posti letto, al fine di soddisfare il fabbisogno nazionale. In concreto si può dire che non si trovano medici qualificati che vogliano svolgere questo tipo di attività di medicina d’urgenza. Ad oggi Mancano circa 5 mila medici di cui il 30% rappresenta quello del settore dei PS. Nel 2015 i DEA di I° livello erano 264 e quelli di II° livello 108, per un totale di 671 EMS (Emergency Medical Services), mentre al 2019 sono diventati 636 con una diminuzione di 35 unità, con un calo crescente di 293 unità rispetto al 2005. Purtroppo oggigiorno ricorrere al Pronto Soccorso comporta spesso lunghe attese prima di essere visitati dopo l’accesso al Triage, in quanto a volte il codice di valutazione della priorità non è sempre fedele alle reali condizioni di salute del paziente, al fine di sottoporlo ad un intervento appropriato e quindi lo stesso può incorrere a gravi rischi, come succede tante volte su tutto il territorio nazionale. Per tale motivo i Pronto Soccorso andrebbero potenziati, riorganizzati, alleggeriti dai tanti accessi superflui (cosiddetti codici bianchi e anche verdi) che non hanno alcun bisogno di cure in condizioni di emergenza e urgenza, ma di semplici interventi di medicina generale dai medici di famiglia. Ormai i Pronto Soccorso sono diventati dei rifugi, sia da un punto di vista medico e sia di ritrovo di tanti senza tetto, come se questi luoghi fossero dei punti di accoglienza sociale assistenziale, soprattutto nelle grandi città. Gli accessi ai PS solitamente sono coordinati dalle Centrali Operative che fanno capo al numero nazionale 118 ed al numero unico europeo 112, tramite le quali vengono smistati i pazienti in base alla disponibilità di posti presso i vari Ospedali dislocati su tutto il territorio italiano. Purtroppo tuttora non esiste una copertura omogenea in ambito nazionale, per cui ci sono ancora alcune aree regionali, specialmente quelle più disagiate che faticano a fare decollare questo importante servizio delle centrali uniche.

La medicina di prevenzione, tanto propagandata dagli Organi sanitari e di istruzione, potrebbe aiutare il cittadino a vivere meglio ed evitare di ammalarsi presto, soprattutto per scongiurare quei fatti di rischio importanti che potrebbero nuocere gravemente a determinati individui o fasce di popolazione. La prevenzione si suddivide in tre livelli:

  • la prima attraverso una corretta diagnosi, tende ad evitare la manifestazione di un evento patologico, osservando i principi essenziali di controllo sui fattori di maggiore rischio, in modo da scongiurare la comparsa di una malattia e/o attenuarne la gravità;

  • la seconda invece tende a ridurre una patologia già in corso ed in stato avanzato, in modo che venga intrapresa la giusta terapia e curata in maniera efficace, onde ottenerne la guarigione, riducendo il rischio di mortalità, come ad esempio per i malati di ictus o da infarto del miocardio;

  • la terza ha il compito di prevenire le cosiddette recidive, ovvero le ricadute della malattia, predisponendo la corretta assistenza tecnica per la riabilitazione del paziente, anche attraverso controlli periodici clinici e terapeutici, soprattutto per quei malati cronici o irreversibili.

Purtroppo quanto ciò detto non corrisponde alla realtà, perché solitamente ricorrono alla medicina di prevenzione i benestanti perché si possono permettere di pagare senza difficoltà anche presso le strutture private, mentre le persone povere spesso rinunciano a questo tipo di cura per una serie di difficoltà, sia di tipo economico e sia di accesso al SSN spesso per i tempi lunghissimi, come ad esempio effettuare una semplice mammografia e/o visita oculistica. La diagnosi precoce è estremamente importante per i cittadini, che in egual misura, senza distinzione di classe sociale, nel rispetto dei tempi necessari, possono ricorrere facilmente alle cure, con visite specialistiche, senza difficoltà di accesso di tipo economico nelle strutture pubbliche e private, ma soprattutto quando lo Stato mette a disposizione un servizio efficiente e veloce, attrezzato con strutture e strumenti sanitari all’avanguardia, con personale adeguato, ma innanzitutto omogeno su tutto il territorio nazionale al fine di garantire una buona prevenzione per le persone bisognose.

L’educazione sanitaria, rappresenta la disciplina di base per il benessere di ogni persona, perché sin dall’adolescenza si devono acquisire quegli elementi necessari per condurre una vita sana ed evitare la manifestazione di infezioni e malattie precoci. L’educazione sanitaria viene contemplata negli Organi istituzionali con percorsi formativi e di istruzione sin dai primi anni scolastici. Per cui una buona conoscenza educativa sanitaria può permettere di indirizzare la persona ad una corretta ed appropriata cura della salute, soprattutto per evitare e/o diminuire i costi e gli sprechi, quali esami strumentali e diagnostici, nonché le visite specialistiche e l’assunzione di farmaci costosi.

L’educazione sanitaria sin dagli anni sessanta viene esercitata negli ambiti degli istituti di istruzione, ma purtroppo a tutt’oggi ancora non fa parte integrante delle discipline obbligatorie di insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado, ovvero tra le materie delle scienze naturali, motorie/sportive, chimiche e biologiche.

L’educazione sanitaria deve coprire diversi temi, ossia l’insegnamento alimentare, l’igiene della persona, l’individuazione della pratica sportiva più adatta a ciascun soggetto, l’apprendimento di nozioni basilari di pronto soccorso, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, fino all’individuazione di fattori di rischio comportamentale, quali l’alcool, il fumo, la droga, la vita sedentaria e gli eccessi all’alimentazione.


Per quanto concerne il difficile comparto dei Pronto Soccorso e dell’Educazione Sanitaria sono state presentate delle proposte separate di modifica di legge da parte di alcuni parlamentari della precedente legislatura in attesa che vengano prese in esame dal nuovo esecutivo.

 

Il PNRR

Nel 2019, con l’inizio della pandemia del virus da Covid19 sono state riscontrate molte criticità in quasi tutte le nazioni del mondo, tra le quali soprattutto la nostra, in quanto si è trovata del tutto impreparata a fronteggiare l’inaspettata emergenza, in particolare per la carenza dei sistemi protettivi individuali, per i reagenti da sviluppare i tamponi attraverso i pochi laboratori certificati, nonché tante altre apparecchiature sanitarie specifiche per il caso pandemico. Per fronteggiare il grave fenomeno l’Unione Europea ha predisposto importanti finanziamenti economici pluriennali, a partire dal 2021 fino al 2027, tramite lo strumento dei cosiddetti Recovery Found e Next Generation EU, da noi indicato come PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza), per un ammontare complessivo di 750 miliardi di euro, suddivisi tra gli Stati membri. La tranche più importante di 191,5 miliardi è stata assegnata all’Italia in quanto Nazione che per prima è stata maggiormente colpita dalla pandemia. Il piano di aiuti del PNRR consiste nella realizzazione di una serie di riforme economiche, suddivise in sei missioni che comprendono diverse tematiche, tra le quali la mission 6 che riguarda il comparto del sistema sanitario. In sintesi il provvedimento dei fondi del PNRR destina circa 8 miliardi per la medicina territoriale, di cui 2 miliardi stanziati per realizzare 1.350 Case di Comunità oltre le 493 Case della Salute già attive, 400 Ospedali di Comunità con 20-40 posti letto ciascuno e 600 Centrali Operative territoriali per ogni distretto sanitario, per un complessivo di 6000 progetti di investimenti in contratti (CIS) - (contratti istituzionali di sviluppo). In sostanza oltre il 40% dei fondi, pari a 82 miliari di euro, sono stati destinati al Mezzogiorno per realizzare le reti di prossimità, le strutture intermedie e di telemedicina, nonché per l’assistenza sanitaria territoriale, il rafforzamento dei servizi sanitari territoriali compresa l’assistenza domiciliare, l’ammodernamento tecnologico e digitale delle infrastrutture. Purtroppo i fondi del PNRR non prevedono risorse per concorsi ed assunzione di nuovo personale sanitario, per cui sarà compito dello Stato italiano destinare altri finanziamenti sufficienti per colmare questo forte deficit.

 

Conclusione

Nonostante i tagli consistenti di tante strutture sanitarie negli anni trascorsi, gli investimenti per la sanità sono sempre aumentati e comunque restano insufficienti per migliorare lo stato delle condizioni precarie di alcuni nosocomi del territorio nazionale. In particolare viene manifestata la grave sofferenza di molti Pronto Soccorso italiani, in quanto non riescono ad accogliere in tempi ragionevoli le numerose richieste di accesso dei cittadini che quotidianamente si recano in Ospedale per farsi curare. E’ soprattutto la carenza del personale sanitario di medicina di emergenza ed urgenza che nuoce in senso negativo, poiché le attese ai PS per essere visitati si prolungano di tante ore, anche di giorni, con il grave rischio di pregiudicare lo stato di salute dei pazienti perché qualche volta purtroppo ci lasciano la vita. Anche le condizioni logistiche delle strutture di accesso ai PS sono insufficienti ed inadeguate per soddisfare dignitosamente la ricezione dei malati, perché spesse volte vengono ammassati in grandi saloni (del tipo openspace), in modo promiscuo, uno vicino all’altro, senza nessuna privacy tra uomini e donne, con il conseguente rischio di infezioni soprattutto per quelle persone più fragili. Perciò nei PS necessitano più spazi frazionati e salette separate, costruiti con tecnologie e strumenti moderni per meglio monitorare i vari pazienti in cura, specialmente per contenere quelle persone che soffrono in principale modo di malattie psichiatriche e/o da alcol e droga, che solitamente urlano e disturbano gli altri ammalati particolarmente nelle ore di riposo notturno.

Purtroppo in questi ultimi tempi, nonostante tutte le problematiche sopra citate, compreso il sovraccarico di lavoro con poco personale, nonché le lungaggini di intervento per la cura in emergenza e urgenza, presso i Pronto Soccorso si sono verificati gravi episodi di intolleranza da parte di alcuni pazienti e non, che non trovando immediata risposta per le visite si sono lasciati andare ad aggressioni violente contro medici e sanitari vari. Questo malessere colpisce anche altri settori della sanità, come gli ambulatori di guardia medica, i reparti degli Ospedali ecc., dove molte volte sono soprattutto le donne ad essere aggredite e/o violentate. Anche il ruolo del presidio del Posto fisso di Polizia presso i PS va rivisto e potenziato, altrimenti non ha senso che questo ufficio svolga meramente solo il compito di registrare i referti dei pazienti soggetti a denuncia obbligatoria da parte dei medici, in particolare in orari limitati della giornata, ma occorre che questo servizio di Polizia venga svolto in orario continuato, specialmente di notte, che comprenda quella condizione di intervento e sicurezza in caso di aiuto per una qualsiasi azione di violenza in Ospedale. Perciò non è sufficiente quanto stabilito con l’ultimo decreto del Ministero della Salute nel 2022, il quale ha istituito un “Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie”, in quanto i dati di aggressione ahimè sono in continua crescita. Pertanto bisogna rafforzare questo importante servizio di Polizia per assicurare quel controllo di prevenzione necessaria in ambito sanitario, nonché ripristinarlo in quegli Ospedali in cui sono presenti in particolare modo le strutture dei Pronto Soccorso, altrimenti la mancanza di sicurezza può arrivare ad inficiare il diritto fondamentale alla tutela della salute come sancito dalla Costituzione.

E’ evidente che il taglio di tanti Ospedali negli ultimi dodici anni e la carenza della medicina territoriale ha contribuito a peggiore le condizioni sanitarie in quasi tutto il territorio nazionale, specialmente in quelle Regioni più disagiate come nella fattispecie la Calabria che essendo stata commissariata dal 2010 per un enorme deficit di bilancio ha avuto un taglio di 18 Ospedali.

Occorre una nuova politica, più sensibile alla sanità, che provveda immediatamente, con risorse economiche proporzionate, a colmare queste inefficienze che si manifestano tutti i giorni in tanti Ospedali d’Italia, in primis per la grave carenza di personale sanitario, medici, infermieri, oss, tecnici ecc., nonché l’adeguamento e rinnovamento delle strutture ospedaliere con sistemi ed apparecchiature sanitarie moderne, altrimenti si metterà a repentaglio l’assistenza e la cura dei cittadini. Sottolineando che la scarsità dei medici ed infermieri, che dovrebbero specializzarsi in medicina di emergenza ed urgenza, in particolare modo i chirurghi ed anestesisti per i Pronto Soccorso, dovrebbe essere stimolata con concorsi e formazione attrattiva, soprattutto con stipendi privilegiati, altrimenti nessuno sceglie questa qualifica molto ricercata e necessaria per tutto il sistema sanitario.

Viene rimarcato che la difficile situazione di quest’ultimi tempi di pandemia, ha messo in forte sofferenza moltissime strutture sanitarie e purtroppo le liste di attesa si sono triplicate, con il conseguente rischio di porre in forte pericolo la vita delle persone che necessitano soprattutto di interventi chirurgici e cure urgenti, del tipo tumorali, cardiologiche, neurologiche ecc..

Infine, viene evidenziato che nel rispetto della competenza nazionale, quale materia di legislazione concorrente, così come stabilito dalla riforma del Titolo V della Costituzione, necessita una sanità più equa, che venga superato quel divario di sproporzionalità tra le varie sanità regionali (20 - più le province autonome), al fine di ottenere il più alto possibile quei livelli di qualità essenziali di protezione dei diritti civili e sociali (LEP), più omogenei su tutto il territorio nazionale, in modo da evitare quella continua migrazione di tante persone povere che si devono spostare da quelle località più sfavorite per curarsi nelle Regioni più avvantaggiate ed efficienti.

Viene ricordato che la salute è il bene più prezioso per l‘umanità e quindi l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato la celebrazione della giornata mondiale della salute il 7 aprile di ogni anno (data della nascita dell’OMS il 7 aprile 1948).

sabato 4 giugno 2022

In uscita la Raccolta libraria in cofanetto della Trilogia sulla Storia del Cristianesimo dello scrittore e saggista Ottavio A. Bisignano a cura della Casa Editrice CLIODEA

 

Comunicato Stampa



In uscita la Raccolta libraria in cofanetto della Trilogia sulla Storia del Cristianesimo dello scrittore e saggista Ottavio A. Bisignano a cura della Casa Editrice CLIODEA


L'Agenzia Editoriale CLIODEA ha dato alle stampe una Collezione editoriale di tre volumi sulla “Storia del Cristianesimo” dello studioso e ricercatore Ottavio A. Bisignano, raccolti in una pregevole custodia di cartone rigido a lavorazione artigianale e con un elegante rivestimento di carta telata, a tiratura limitata.



La Casa Editrice indipendente CLIODEA, in collaborazione con l'Associazione Culturale Internazionale CVI “Credendo Vides International”, con sede a Cosenza, Roma e Bologna ha pubblicato la Collana editoriale di “Storia delle Religioni”, con l'Opera di saggistica dal titolo “Le Radici Storiche del Cristianesimo” - Antiche civiltà e grandi Imperi dell'Area Orientale e Mediterranea - dell'Autore Ottavio A. Bisignano, poeta, scrittore, saggista ed esegeta biblico, suddivisa in tre volumi, rilegati in brossura, copertina a colori con alette e completamente illustrati.


Per rendere più fruibile e agevole la consultazione della Trilogia letteraria di “teologia storica”, l'Agenzia di servizi editoriali CLIODEA ha ideato il “packaging” e fatto realizzare, per l'occasione, dai maestri artigiani e designers emiliani, un cofanetto/raccoglitore di cartone robusto da legatoria, con un artistico rivestimento in carta telata e un nastro di raso, utile per l'estrazione dei singoli tomi. Un manufatto cartaceo bello e prezioso, realizzato a mano, resistente e personalizzato, che conserva i libri nel tempo, che può diventare un complemento di arredo negli scaffali delle librerie, nelle nostre case e nel contempo dare un valore aggiunto alle produzioni editoriali.


Un oggetto iconico e complementare, che è il segno distintivo delle creazioni editoriali di Casa editrice CLIODEA e che per questo motivo rappresenta il cosiddetto “Made in Italy”, nel panorama internazionale.


Si tratta dunque di un prodotto culturale speciale, a carattere esclusivo e di prestigio, che svolge tre funzioni fondamentali: protegge i libri dall'usura, è utile per il loro trasporto e nello stesso tempo presenta con un stile originale e inconfondibile l'intera Opera letteraria di Casa Editrice CLIODEA. Una creazione artistica, concepita per gli appassionati lettori, amatori e i collezionisti, destinata soprattutto alle Biblioteche, alle Università e alle Accademie, costruita per durare negli anni e che avrà, perciò, una tiratura limitata.


Per Info, Acquisti e Prenotazioni:.


Email:. atanasiobisignano@yahoo.it


Phone:. + 39 3472213885 sms – whatsapp


Ufficio Stampa by Press & Comunication CLIODEA di Atanasio Bisignano Editore © 2022


Direttore di Collana


prof.ssa Donatella Bisignano


Links:.


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https://credendovidesinternationalnews.blogspot.com/


https://aretecliodeaeditrice.blogspot.com/

 






 


martedì 12 ottobre 2021

In Lavorazione il 3° Vol. del Libro "Le Radici Storiche del Cristianesimo" di Ottavio A. Bisignano

 + News 2021 by Ufficio Stampa CLIODEA - Press & Comunication CLIODEA

 

 





+ Coming soon TRILOGIA CRISTIANESIMO + News 2021: In corso di STAMPA tipografica il 3° Vol. sulla Storia del Cristianesimo, dal Titolo: "Le Radici Storiche del Cristianesimo" - Antiche Civiltà e Grandi Imperi dell'Area Orientale e Mediterranea - di Ottavio Amilcare Bisignano.

+ Collana Studi e Ricerche "Storia delle Religioni" - diretta e curata dalla prof.ssa Donatella Bisignano, docente nei Licei, Responsabile dell'Ufficio Stampa della Casa Editrice CLIODEA e Direttrice del Comitato tecnico-scientifico dell'Associazione Culturale Internazionale CVI "Credendo Vides International" - Premio "La Rinascenza della Calabria".

+ Studio Introduttivo del M° Emanuela Turrini, Musicista, Compositrice e Poetessa, Membro d'Onore dell'Associazione Culturale Internazionale CVI.

+ Dedica dell'Autore, alla memoria del Reverendissimo e venerabile Papàs Giovanni Capparelli, Archimandrita e Parroco dal 1944 all'anno 2005 della Comunità italo-albanese di Santa Sofia d'Epiro, in provincia di Cosenza.

+ Progetto grafico ed elaborazioni digitali - Gabriel Gionel Design.

+ Info e Prenotazioni online:. Link Libreria Aseq https://www.aseq.it/brand/1474-cliodea

by Edizioni CLIODEA © 2021

* Estratto dall'Introduzione del 3° Volume:

(...) Il merito di questa grandiosa Opera di “teologia storica” è una risposta autorevole all'attacco denigratorio, compiuto dai nemici e dai mistificatori del Cristianesimo, in quanto in essa si ravvede chiaramente, la capacità dell'Autore di risvegliare le coscienze e stimolare l'attenzione sul dibattito culturale e la conoscenza dei fenomeni storici ed antropologici, che hanno prodotto nel corso dei millenni gli interrogativi profondi, sul senso della vita, sulla concezione del mondo e sugli ideali che hanno ispirato l'agire dell'uomo nella storia, in relazione al problema dell'esistenza di Dio, in una visione teocentrica, dove la figura luminosa del Cristo è l'espressione di quell'equilibrio tra il senso del vero e del bene, che supera la morte, ogni forma di intolleranza e fanatismo; e giunge a ridefinire i caratteri etici, morali e spirituali dell'”uomo nuovo”, modellato e santificato, così come viene propugnato nel Vangelo. 
Il cristiano, che tende a divenire l'”uomo nuovo”, allora, è colui che ha sentito e continua a sentire, la forza attrattiva e il fascino di Gesù Cristo Salvatore e si impegna a viverne la sequela, conformando la propria vita alla sua: una vita, questa, che deve essere davvero giusta e caritatevole, per potersi definire anche umana, laddove il sacrificio della Croce, diviene il simbolo esperienziale dell'amore universale, il vero atto propulsivo e rivoluzionario nel mondo, ciò che ci rende i “Figli di Dio”. In analogia a quanto scritto dall'Autore, concludo, infine, questa mia articolata riflessione, con una citazione del grande Pontefice, San Giovanni Paolo II, tratta dal suo libro “ Memoria e Identità” (Introduzione a cura di Papa Benedetto XVI - Rizzoli, 2006), che meditando sul mistero del male nel mondo, rappresentato dai sistemi totalitari del Novecento, quali il Nazismo e il Comunismo, che hanno prodotto la mostruosità delle persecuzioni etniche e dei genocidi di massa, riaffermando il carattere etico della politica del bene comune votata alla democrazia, dei diritti umani e dell'identità giudaico-cristiana dell'Europa, così scriveva: “Il male del XX secolo non è stato un male in edizione piccola, per così dire “artigianale”. È stato un male di proporzioni gigantesche, un male che si è avvalso delle strutture statali per compiere la sua opera nefasta, un male eretto a sistema. Nello stesso tempo però, la grazia divina si è manifestata con ricchezza sovrabbondante. Non vi è male da cui Dio non possa trarre un bene più grande. Non c'è sofferenza che Egli non sappia trasformare in strada che conduce a Lui. (...) Cristo, soffrendo per tutti noi, ha conferito un nuovo senso alla sofferenza, l'ha introdotta in una nuova dimensione, in un nuovo ordine: quello dell'amore”. Un “Ordine universale” divino, quindi, che è Legge e Misura di tutto il Cosmo.

M° Emanuela Turrini 

by Edizioni CLIODEA © 2021

* Lirica dell'Autore: Ottavio Amilcare Bisignano

"Ut Unum sint"

“…Ed ho fatto conoscere
Il tuo nome Padre, 
e lo farò conoscere ancora, affinché
l'amore con il quale hai amato me
sia in essi ed io in loro”.
(Gv. 17, v.28)

La grande diffusione nei nostri tempi 
delle pratiche ancestrali, cultuali
e rituali, sterili talora con sacrifici cruenti, 
purtroppo così, ancora, radicate 
nelle tradizioni di molti popoli, 
anche in età storica e contemporanea,
afferenti alla religione di razza, 
politeistica, idolatrica, limitata 
ad un certo gruppo o etnia, 
famiglia, tribù o nazione,
non può, in alcun modo, far progredire
l'umanità sul piano morale, 
religioso, spirituale della convivenza
civile e pacifica.

Un tale risultato - in contrapposizione
allo Spirito di razza - certamente
si raggiunge con il culto 
e la devozione (l'umiltà di cuore,
la conversione e la resipiscenza)
della Religione al vero ed unico 
Dio Padre, Misericordioso, rivelata
e propalata dal Figlio, Gesù Cristo, 
nostro Salvatore, che con la sua 
Resurrezione ha trionfato sul peccato
e sulla morte.

Il Cristianesimo, infatti, ci offre
un ideale di vita etica, ascetica 
e contemplativa più elevato e sublime
a quelli proposti o propugnati 
dalle varie religioni o sette eretiche, 
esoteriche, sataniche, anticristiche,
per mezzo della purificazione interiore o
perfezione spirituale.

Il divino Maestro, nel ribadire, con autorità,
la sua missione salvifica per tutti gli uomini,
affermò la necessità della luce della grazia 
e della fede, onde attuare,
l'unità tra tutti i redenti e credenti in Lui,
attraverso l'evangelizzazione degli Apostoli.
Questi non furono lasciati orfani;
poiché, dopo, la sua ascensione
in cielo, ove siede sul trono
di Gloria, alla destra del Padre
fece discendere su di loro
lo Spirito Consolatore o Spirito di Verità,
identificato con lo Spirito Santo, 
uguale e consustanziale alla natura
del Padre e del Figlio.

Lo Spirito Santo è luce d'eterna sapienza,
in quanto ci svela il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio,
uniti in un solo Amore!
Il suo compito è quello di preparare
l'umanità all'unione, liberando il mondo,
da ogni forma di schiavitù, dalle forze ostili,
corruttrici del mondo e dal peccato, 
che alimentano negli uomini
le passioni e gli egoismi,
per trasformarla in una fratellanza
o agape fraterna, comunione universale,
Chiesa trionfante, segno visibile 
della presenza di Dio nel mondo,
ovvero riflesso sulla terra 
della “Gerusalemme Celeste”.

Superamento, perciò, di qualsiasi separazione,
divisione o differenziazione di razze,
per attuare l'unione di tutti
in Uno, cioè con il Cristo, Luce del mondo,
potendo così partecipare tutti 
alla Gloria della sua Resurrezione.

L'Autore

by Edizioni CLIODEA © 2021

+ Dal Retrocopertina

"Il Piano narrativo della Collana editoriale - Studi e Ricerche nella sezione di Storia delle Religioni - che consta di tre volumi, per un totale di oltre mille pagine, rappresenta in modo articolato e globale la sintesi delle ricerche storiche - con lo studio delle fonti storiografiche ed esegetiche - che lo studioso prof. Ottavio A. Bisignano ha condotto per decenni, sino ad oggi, per decifrare e interpretare i caratteri simbolici, ideologici e sociali del “protocristianesimo”.
Una precisa narrazione di fatti e accadimenti, che hanno la forma di una rigorosa indagine antropologica e filosofica, che partendo dalle origini degli antichi popoli del Mediterraneo arriva al fulcro delle tradizioni, della civiltà occidentale ed europea. Un viaggio sorprendente, attraverso, la “religiosità magica e primordiale” dell'antico Oriente, con i suoi numerosi “culti misterici” a contenuto iniziatico, esoterico e soteriologico diffusi nel mondo greco-romano. Lo Scrittore, partendo dall'analisi del culto, della dottrina religiosa del “Mitraismo” mutuata dalla civiltà ellenica, ricostruisce gli eventi, che prepararono all'avvento della “Nuova Religione” di tipo monoteistico e universale, spiegando le comparazioni e le differenze tra l'”Ebraismo, l'Islamismo e la cultura giudaica”, che è alla base dell'avvento del Cristianesimo.
Nell'Opera si narra il rapporto delle prime comunità di cristiani, con la storia dell'Impero Romano, dalle sue origini alla caduta, con le invasioni barbariche, le guerre di conquista e l'epopea dei popoli del Nord Europa. La Storia dei Longobardi, dei Franchi con l'avvento di Carlo Magno, la costituzione del Sacro Romano Impero e la sua influenza sull'Impero Bizantino. Una dotta ricostruzione scientifica e razionale, che promuove la conoscenza della disciplina teologica e storica dei popoli del Mediterraneo ed evidenzia i comuni fondamenti spirituali di matrice giudaico-cristiana, che sono alla base di tutta la civiltà europea.
Una pregevole Opera editoriale, di grande valore culturale, la cui esposizione, chiara, rigorosa e completa soddisfa la curiosità del lettore più esigente e risponde in modo autorevole, alle richieste specialistiche dei ricercatori e studiosi più preparati".

L'Editore