- Quarta di Copertina:
Fronte/Retro con alette.
In Copertina Opera del Pittore Maestro Aldo del Bianco (Olio su Tela)
- Frontespizio interno dell'Opera letteraria:
Prefazione
Ritengo che aver
conosciuto Ottavio Amilcare Bisignano sia stato per me un dono di
Dio. La sua ricca e poliedrica personalità, che ho visto in atto sia
nel prezioso ambito familiare che nel mondo sociale dell'arte e della
cultura, mi pare assomigli ad un vigoroso fiume in piena.
A differenza del
quale, però, “il Professore” non reca danno, non travolge, né
sconfina fuori dagli argini propri. Egli, nella sua corsa
affascinante, trascina e coinvolge nel rendere partecipi della sua
vitale appassionata ricchezza di mente, di cuore e di spirito.
Entrando in relazione con lui, direttamente o attraverso le sue
produzioni artistico-spirituali, ci si avvede subito di trovarsi di
fronte ad un uomo dinamico ed evolutivo, ma solidamente fondato su
dei punti cardini e imprescindibili. Basato su di essi e con
l'impiego al massimo di ogni potenzialità personale, i talenti
ricevuti da mettere a frutto, Ottavio Amilcare, ad ogni passo
procede, con libertà e sapienza, verso una mèta certa, di pienezza
e di completamento, che desidera e intravede, e che si realizza
nell'incontro e nell'abbandono in Colui che riempie di significato la
sua esistenza e quella dell'universo intero. I graduali e decisi
passi di questo cammino di vita sono resi evidenti nelle elevazioni
della mente e del cuore che si gustano nelle pagine di questo libro.
In esso sono graziosamente racchiusi variegati tipi di argomenti, le
bellezze che il nostro amico ha contemplato e le conoscenze che ha
acquisito nel corso della lunga strada percorsa. Egli presenta queste
sue vedute con un linguaggio accessibile ma curato e non
superficiale, alla stregua di un compendio di “sapere”.
E offre se stesso,
come una grande quercia, e le sue riflessioni e i suoi canti come
rami per appoggiarsi e guardare in largo e avanti e per poter
spiccare il volo. Ogni parola di queste sue opere e la stessa
punteggiatura sembrano pensate per rendere in metrica la prosa, ed è
un gioioso procedere danzando, perché il cammino è nella luce,
quella vera, e la mèta è conosciuta, è desiderata, ed è bella.
Alcuni temi sono presenti in tutte le opere, a volte in maniera
evidente, quasi celebrata, altre volte celati nella trama di altri
concetti. Tra questi temi spicca, in modo particolare, la Speranza.
Essa è intesa sia come tensione verso qualcosa da raggiungere ma
anche, e soprattutto alla maniera cristiana, come sicurezza di potere
avere a che fare con Colui che dona senso al nostro esistere e che, a
coloro che lo desiderano e lo accolgono con cuore puro e semplice,
rende visibile il suo mistero.
Nella parte
conclusiva, le poesie diventano decisamente preghiere e celebrano
un'amicizia delicata e forte, sorta dalla scoperta della propria
creaturalità, nata e immersa nell'incomprensibile
ed oceanica misericordia di Dio. E, in un'armonia ritrovata
tra l'intelligenza e la sapienza, si vede sorgere la contemplazione
della bellezza e l'esigenza di viverla nelle semplici relazioni
quotidiane, come passi di un cammino che procede in avanti, guardando
in alto.
Un ringraziamento
sincero ed affettuoso a Ottavio Amilcare per averci fatto questo
pregevole dono. A chi lo legge l'invito a tuffarsi in questi
meravigliosi ed incantevoli spazi e a riconoscersi, come il nostro
amico, avvolti in un mare di bellezza, che richiede il nostro
partecipato canto libero di lode.
Protopresbitero
Pietro Lanza
Protosincello
dell'Eparchia di Lungro
Rettore
del Seminario Maggiore dell'Eparchia di Lungro
Parroco
della Chiesa Greca del SS. Salvatore di Cosenza
Studio Critico Introduttivo
“La
Via Mistica della ricerca dell'Amore” del professore Ottavio
Amilcare Bisignano è una silloge poetica ricca d'intenso lirismo e
di vibrante partecipazione emotiva, un vero inno alla vita che si
apre con un forte dualismo: il mistero della morte, con il ricordo
struggente del padre “fiaccato sul letto di morte”,
che “rassegnato” attendeva “con
trepidazione la risposta / alle tante domande del dopo…” e la
rinascita alla vita eterna, con la lirica “Il
racconto della nascita di Gesù”: “Esulta, anima
mia, / glorifica con il coro / degli Angeli e i pastori / l'eterno
Iddio, / che si è manifestato / nelle sembianze umane / di un tenero
Bambino.”, per procedere, agli affetti familiari, con la
“Canzone per la mia bimba
Giovanna”, la piccola dei suoi cinque splendidi figli,
fortemente desiderati e profondamente amati. Tutta l'opera rivela una
spiccata sensibilità umana e morale che si esprime con un linguaggio
chiaro, fluido ed efficace ed una terminologia colta e ricercata,
cogliendo gli aspetti della vita densa di significati: soprattutto
l'amore, ma anche l'attaccamento alle tradizioni culturali, ai legami
familiari, ai valori etici e religiosi.
Il
cammino esistenziale è sviluppato nei suoi variegati e molteplici
aspetti: dalla nascita, alla morte; dalla presenza del dolore,
all'aiuto della fede; dall'origine della vita, con le liriche: “Il
caos primordiale e l'origine della vita” , “Il racconto della
creazione del mondo e di Adamo ed Eva”, “Il Big Bang e la Genesi
Cosmica”, ai grandi e profondi temi della filosofia, pregni
di contenuti esistenziali.
E
non potrebbe essere diversamente: l'autore infatti è un esimio
professore di filosofia, filosofo anch'esso, oltre che scrittore ed
esegeta. E come i lettori potranno notare, anche, il Mito occupa una
parte importante del volume, dove i personaggi mitici e gli eroi
antichi rivivono e si attualizzano con un lirismo colto, ma fluido e
accessibile a tutti. È una magistrale raccolta, che conferma lo
spessore letterario e umano dell'autore, attraverso i ricordi che
rievocano frammenti d'esistenza ed esperienze vissute con
partecipazione emotiva.
La
scrittura è caratterizzata da uno spiccato estro evocativo, che
riesce efficacemente ad interpretare l'enigma della vita
dell'universo, dell'umanità ed i limiti dell'esperienza umana;
Bisignano è convinto che: “L'affermazione della piena /
consapevolezza costa impegno / e coraggio; non è per niente / il suo
cammino facile e comodo. / La ricerca richiede tutta la nostra /
tensione ed attenzione possibile / e può riservare delle sorprese /
non sempre gradite, può arrivare / a farci riconoscere che in fondo
/ ne sappiamo così poco”. La riflessione sui grandi temi
della vita, con l'interpretazione dell'enigma dell'esistere, il
tentativo, sempre forte e ben visibile, di elevazione spirituale, si
esprimono con una forza interiore granitica, possente, caratterizzata
da sprazzi di fede e di luce, zampillanti come acqua di pura
sorgente, per nutrire lo spirito, che talvolta vacilla, immergendosi
nella ricerca della pienezza della vita. Una ricerca che conduce
Bisignano ad affrontare con tormento gli inspiegabili enigmi della
vita e dell'universo, con una poesia intensa, di straordinaria
ricchezza espressiva, che rivela con coraggio le tante inquietudini,
contraddizioni e paure del cammino esistenziale, con la
consapevolezza che la fede incrollabile aiuterà sempre.
La
poetica del professore Bisignano, inoltre possiede una straordinaria
forza icastica, che si può riscontrare in particolar modo nella
lirica intitolata: “La triste
pagina della storia della mia vita”, dove l'autore, con
lucida partecipazione, rievoca un evento che lo ha segnato per tutta
la vita: l'esplosione accidentale di un ordigno bellico: “Sofisticato
e letale marchingegno,/ concepito per seminar / distruzione e morte”.
Le immagini rievocate sono forti e pregne di sentimenti veri e
intensi: “la curiosità dei fanciulli, l'esplosione dell'ordigno,
la corsa preoccupata della madre, le ferite, il sangue, i brandelli
dei corpi dilaniati”.
La
seconda parte della raccolta è più spensierata e briosa,
trattandosi di un canzoniere, con liriche e sonetti d'Amore: l'amore
spensierato, quello più frivolo, più gaio, ma sempre affrontato dal
poeta con seria profondità d'animo e ispirato da momenti
irripetibili e indimenticabili. Ancora una volta è l'Uomo che
affiora dalle liriche del poeta, che attinge alle acque profonde
dell'anima, quelle più pure, segrete, incontaminate, senza
artificiose costruzioni linguistiche e sintattiche, con sincerità,
immediatezza, originalità e senza imitare stili altrui. È l'Uomo
Bisignano, che esprime l'amore terreno in tutta la sua grandezza e
importanza, ma soprattutto in tutta la sua autenticità: “L'amore
- inteso come dono del cielo - / è fiamma vital per il cuor
dell'amante, / puro e generoso; esso è destinato / a servir
all'anima, secondo quanto / stabilito dall'ordine universal delle
cose, / che emana dalla benignità e dalla sapienza / divina…“;
un canto meraviglioso nei confronti dell'amore, che sgorga dal cuore
del poeta con versi solari, ricchi di sentimento.
Ma
la profonda cultura del poeta e scrittore, che è anche filosofo,
esegeta, affiora in tutte le sue liriche e, trattando l'amore,
sfrutta tutte le componenti e sfumature della poetica classica:
dall'eros profondo ed intenso, al pathos forte, accecante,
dirompente, passando per il sensibile e dolce ethos, il tutto
sinergicamente miscelato con quell'indiscusso risultato, tipico dei
poeti romantici, di suscitare ammirazione nelle donne. Ed anche
quando l'amore non è corrisposto in egual misura, ed è fonte di
amarezze e delusioni: “Oggi che deluso / e amareggiato, /
rifuggo da me stesso / e da colei che fu / la causa del mio / molto
soffrir, / represso l'orgoglio, / che è connaturato / nell'uomo
passional, / qual sono io, / imploro il tuo / perdono, pietosa / ed
amorosa sposa.”, è sempre bello e degno di essere vissuto:
“Io, che navigo su fragile/ naviglio nelle acque /
agitate di un mare / in tempesta, sballottato / da venti avversi qua
e là / no, non temo di osar / ancora - con la tenacia / e la
consapevolezza propria / di chi s'appresta a viver / nel presente una
triste storia / amorosa - senza tuttavia, /affievolirsi in me la
speranza / di approdar naufrago / in un porto tranquillo / o nella
vagheggiata isoletta / della felicità, ove trovar; / alla fine, fra
la serena / armonia della natura - nel suo / splendor primigenio -
pace / e ristoro alle ferite dell'anima / e del corpo, e tornar così
/ a viver - con l'oblio / degli affanni - rinnovato / nel cuore e nei
propositi“.
“Amore
- la sola forza capace / d'assalire ed espugnare la roccaforte”.
Così afferma il poeta.
Ed
anche se nelle liriche di Bisignano, scorrono tanti nomi di donne
(Aurora, Sonia, Cettina,…), indizio eloquente di molti amori, vi è
comunque l'inno per la “leale e dimessa sposa…”
e l'elogio alla vita matrimoniale: “L'eros… insorge /
nel cuore dell'uomo, allorché / il suo sguardo è rapito/ dalla
conturbante vision / della bellezza muliebre, generando / al
principio, patemi e sospiri, / per poi concedergli momenti /
d'intenso piacer fisico e di appagante felicità, se ai primi timidi
approcci/ seguiranno amplessi infuocati”. Una
raccolta per nutrire lo spirito, immergendosi nella dimensione più
intimistica e cogliere i valori più alti della vita.
Maria Rosaria
Salerno
Docente
– Storica dell'Arte – Poetessa – Scrittrice
Vicepresidente
Ass. CVI “Credendo Vides International”
BIO
Ottavio
Amilcare Bisignano
è nato e vive a
Cosenza. Studioso, Accademico, Filosofo, Esegeta biblico, Storico,
Scrittore poliedrico e prolifico, Poeta sensibile; già Autore di
Raccolte di Liriche, quali: “Sprazzi di Luce”, “Giovinezza
Incantata”, Liriche e Pensieri; la Silloge “Un Semita e il
Mondo”, liriche e opere giovanili, “Meditazione sul Vangelo”,
“Mussolini”, tragedia in tre atti; la “Dissertazione
sull'Origine della Materia e del Cosmo”, un'opera
filosofico-scientifica, in cui il Nostro dibatte di argomenti
cosmogònici e cosmològici, teogònici e teològici; per il Teatro
ha scritto tre tragedie di tema biblico, “Sansone e Dalila” -
dramma in tre atti -, “Giuditta e Oloferne” - dramma in tre atti
- e “Mosè” - dramma in due atti -; due volumi sulla mitologia
classica: “Miti e Leggende del popolo greco” e “Culto degli dèi
e degli eroi nel mondo greco e romano”; un saggio
filosofico-escatològico “Gioacchino da Fiore e la fine dei tempi”;
uno studio storico-etnogràfico sulla nascita dello Stato albanese e
lo sviluppo delle colonie albanesi in Italia “Il Volo delle Aquile”
- Storia dell'Albania e degli Albanesi in Italia. Per la casa
Editrice Cliodea di Atanasio Bisignano editore ha pubblicato
nell'anno 2006, per la collana “Poeti del Nuovo Millennio”,
diretta e curata dal prof. Giovanni Cimino, la raccolta di poesie “Se
tace la Musa svanisce l'Incanto”; e per la collana “Studi e
Ricerche”, sezione Storia delle Religioni, un poderoso saggio, a
contenuto filosofico, esoterico e teologico, sulla nascita e lo
sviluppo delle antiche e millenarie tradizioni religiose, dalla
protostoria sino all'avvento del Cristianesimo, dal titolo:
“Religioni e Dottrine Misteriosofiche della Grecia e dell'antico
Oriente”.
L'Autore,
inoltre, è Socio Corrispondente, Ordinario, Onorario di varie e
rinomate Istituzioni e Associazioni culturali e artistiche, nonché
Membro effettivo di prestigiose Accademie letterarie e scientifiche,
nazionali e internazionali. Molte sono le Attestazioni, le
Onorificenze e i Premi a lui attribuiti, in riconoscimento dei suoi
alti servigi resi alla cultura e alla società.
- Frontespizio della Copertina:
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